SEADEFLECTè il progetto, prototipato e brevettato nel 2006 per la barriera frangimare dinamica, traspirante, riposizionabile e reversibile, che disintegra e consuma le ondate.
Presentato al Salone Nautico di Venezia nel 2007.
SEADEFLECT è stato collaudato in laguna contro le traversie (Forza 3) e le ondate di traffico per passaggio frequente di pesanti mezzi dislocanti, carichi, a velocità sostenuta.
La barriera per le onde di mare, per proporzioni e inclinazione fendente, si dimostra idonea per:
rivestimento parietale di sponde di canali e darsene, consuma le onde e disintegra le rifrazioni ondose;
salvaguardia costiera, consuma le mareggiate che erodono spiagge e arenili, evitando la sofferenza degli specchi protetti, il riflusso di correnti d'acqua lungo gli arenili, l'allagamento dell'invaso protetto.
SEADEFLECT è orientabile: rivolgendo verso il basso interno i cunicoli che si formano tra i profili, la barriera marittima è un sedimentatore che recupera i sedimenti sabbiosi portati in sospensione dal frangente.
Recuperati i sedimenti e interrato l'invaso, la barriera riposizionabile può essere avanzata veso il largo. Nelle darsene, conviene far defluire, capovolgendo l'orientamento del condotto.
SEADEFLECT può esser realizzato in polietilene, ferro, inox.
La dimensione, l'inclinazione, i particolari costruttivi e gli accorgimenti, si definiscono in relazione alla forza delle traversie e al tipo di fondale su cui innestare.
Riposizionale e a manutenzione facilitata: sulle sponde si infila nei montanti e si sfila; sulla costa si infiggono i montanti rimovibili di testa sui quali la barriera va innestata, quindi reclinata sui montanti di schienale.